Descrizione
Il libro raccoglie il carteggio tra Carlo Belli (Rovereto 1903 – Roma 1991) e
Beatrice Maffei (Rovereto 1901 – 1985) lungo l’arco di sessant’anni di amicizia,
dal 1925 fino al 1985.
Carlo Belli è stato una della personalità intellettuali più significative del ‘900:
critico d’arte e di musica, compositore, letterato, saggista e pittore ha abbracciato,
nella sua straordinaria esistenza, tutta l’arte, lasciandoci un corpus di opere di
grande fascino sia intellettuale che artistico.
Beatrice Maffei, dopo aver frequentato le “Reali”, ora Istituto Tecnico a Rovereto,
e aver studiato al Liceo Musicale Zandonai, va a Roma e si diploma in pianoforte
all'Accademia di Santa Cecilia (1923). In seguito si perfezionerà con Alfredo
Casella. Si laurerà anche in Scienze naturali all'Università di Roma nel 1927.
Visse a Roma dal 1922 al 1943 quando tornò a Rovereto per restarvi il resto della
vita.
Il carteggio, attraverso i pensieri espressi nella scrittura dei nostri protagonisti,
ripercorre la storia culturale e sociale del Trentino e dell’Italia; dall’effervescenza
intellettuale e artistica degli anni ‘20, ai cambiamenti nell’assetto politico e sociale
derivati dall’ascesa del fascismo, fino alla conclusione del conflitto mondiale, con
gli inevitabili stravolgimenti ideologici, culturali ed artistici protrattisi fino agli anni
’80.
Grazie anche alle forti relazioni reciproche di parentela e amicizia (Carlo Belli era
cugino di Fausto Melotti, nipote dello scultore Carlo Fait, molto amico di Mario
Menotti, Enrico Graziola, Gino Pollini, Giuliano Piscel e Tullio Garbari) le lettere
trattano temi riguardanti la musica (Belli e Beatrice si conobbero alla Scuola
Musicale Zandonai di Rovereto), la letteratura, la pittura, l’architettura e la politica,
con uno sguardo rivolto particolarmente alla contemporaneità e allo svolgersi
degli eventi sociali
Dalle lettere emergono le vivide ed appassionate personalità di Belli e Maffei: un
intreccio nutrito dall’affetto e dal desiderio di conoscenza e comprensione di se
stessi e del mondo circostante.
In appendice è stata inserita l’introduzione di Carlo Belli al romanzo Albertina del
1944 di Beatrice Maffei, a suggello e completamento della straordinarietà di due
vite unite dal filo magico dell’amicizia.
Il volume ha coinvolto ed entusiasmato i depositari degli archivi sia pubblici che
privati. Le lettere di Carlo Belli si trovano nell’archivio di casa Leonardi a
Rovereto, mentre le lettere di Beatrice Maffei sono conservate nell’Archivio del
’900 del MART di Rovereto, fatta eccezione per le numero V, XII, XIII, XXIII, XXVI,
XXVII LXXXIII, XCIV che si trovano presso la Fondazione Museo Civico di
Rovereto.